Logo Olimpiadi 2026 Milano/Cortina:
Il Restyle si farà
Novembre 2018: viene presentata la candidatura ufficiale di Milano/Cortina alle Olimpiadi del 2026.
Solo poche ore dopo, in pieno stile italiano (della serie “nun se famo parlà dietro”) viene presentato dal presidente del CONI, nientepopodimenoché a Tokyo, il logo “ufficiale” dell’evento:
Inutile dire che tempo poche ore (se non minuti) ed il mondo dei social, soprattutto quello popolato da noi designer, alla vista della stilizzazione del Duomo in Verde (50% giallo / 50% ciano) e Rosso (50% giallo / 50% magenta) con traccia a 2pt, solcato dall’immancabile pista da Sci sempre in traccia 2pt Verde e Rossa, esplode.
Decine di MEME vengono sparate (stavolta giustamente) nell’impietosa rete sociale, in riferimento all’ovvia stereotipazione del logo e alla sua assoluta mancanza di originalità, ma anche e soprattutto a quello stile un po’ anni 80/90 che inevitabilmente ci ricorda cose tipo:
Il bello è che il designer di questo obbrobrio è sempre stato sconosciuto, probabilmente proprio perchè i committenti si resero subito conto dell’estremo dissenzo pubblico in merito alla realizzazione di questo Last-Minute-Logo. Giulio Iacchetti, designer milanese (città che ha sempre fatto del design un vanto e marchio di fabbrica) al tempo scrisse sulla sua pagina Facebook:
“CHI È STATO? Siamo alle solite, c’è l’esigenza di disegnare il logo per una cosa speciale, importante, internazionale, di carattere pubblico e cosa salta fuori? La stilizzazione del Duomo, una spolverata di tricolore e una pista a bisaboghe che dalla Madonnina ti sbatte giù sino alla Piazza sottostante… Ma perché in Italia per questo genere di cose non ci si affida a dei professionisti?”
Ma nonostante le critiche e i dissenzi il logo è rimasto quello, e si pensava sarebbe rimasto quello, fino ad oggi.
La notizia, riportata da testate giornalistiche come Il Corriere della Sera infatti è di questa mattina. Sembra che ci sia intenzione di rifare (per fortuna) il Logo delle Olimpiadi 2026, e non solo: verrà realizzato attraverso un concorso fra designer, come annunciato dall’assessore Roberta Guaineri direttamente da Palazzo Marino:
“Lanceremo una chiamata a scuole e istituti. Sia il logo sia il tema del brand cittadino sono fondamentali per la riuscita dei Giochi“
Il concorso probabilmente sarà ristretto alla sola provincia di Milano, ma comunque sembra esserci una reale speranza che visto il tempo a disposizione e l’effettiva qualità del design milanese, stavolta si riesca a fare un lavoro ben fatto.
Che dite…
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Nel lontano 1900… all’Istituto Rizzoli per l’insegnamento di Arti Grafiche, un mio stimatissimo professore così insegnava ai suoi allievi: nella realizzazione di un simbolo bisogna saperlo “spogliare”, nella sua veste grafica, fermandosi un attimo prima di quel punto in cui esso divenga irriconoscibile. E debba inoltre portare in se, sinteticamente, i valori identificativi propri del linguaggio dei segni.
Parole sante, il tuo professore sapeva quello che diceva. Purtroppo troppo spesso qui in Italia si fa l’esatto opposto, mandando all’aria secoli di studi nel campo delle arti grafiche.
Prima hanno presentato un orrendo pittogramma, ora si rivolgono ad un’azienda leader nel settore della comunicazione. Eppure i grafici bravi nel nostro paese non mancano.
Sono convinto che la scelta è di una sola persona che forse non è degna di rappresentare lo sport.
Ciao
Vedremo come/se questa cosa andrà avanti, ma sicuramente non sono fiducioso del fatto che verrà fatto un logo di qualità per queste olimpiadi 2026, considerato che fin troppo spesso in italia non sono “quelli bravi” ad andare avanti, ma “quelli che conoscono”. Staremo a vedere! Sicuramente mi terrò aggiornato in merito e avremo modo di riparlarne in un futuro articolo 😉 Rimani sintonizzato!